ROMA – Presentate questa mattina a Roma, in occasione dell’International Epilepsy Day, due campagne nazionali della Fondazione Lice volte a “diffondere una corretta conoscenza della patologia e scardinare i tabù che gravano sulla percezione di chi ne soffre”.

Realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema (Anec), “Epilessia al cinema: racconti di storie reali” è destinata agli studenti delle scuole secondarie, che saranno invitati a “Matinée al Cinema” in dieci città sedi di coordinatori Lice.

In tali occasioni studenti e insegnanti potranno vedere e discutere “Fuori dall’acqua”, il cortometraggio tratto dalla storia di un ragazzo con Epilessia presentato lo scorso anno al Giffoni Film Festival e alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

“Metti in panchina l’Epilessia” è il claim della seconda campagna, intesa a promuovere nel corso dell’anno la collocazione di panchine viola (colore della lotta all’epilessia) nelle piazze e nei giardini delle principali città d’Italia.

Nella serata di oggi – come consuetudine – è prevista l’illuminazione viola dei principali monumenti italiani, Colosseo in testa, con manifestazioni a tema in tutte le regioni. Le iniziative hanno il sostegno mediatico della RAI.

Nei Paesi industrializzati l’epilessia interessa circa una persona su 100, spiegano gli organizzatori; può esordire a tutte le età, con due picchi: uno nei primi anni di vita, uno in età avanzata. In Italia ogni anno si rilevano circa 80 nuovi casi alla nascita, 30 in giovane età, 180 dopo i 75 anni.

Secondo i dati del Global Burden of Disease Study, l’epilessia è la sesta malattia neurologica più impattante per mortalità e la quinta per anni di vita con disabilità. In Italia si stima una spesa sanitaria annua di circa un miliardo di euro.

Gli organizzatori dell’Epilepsy Day 2024 hanno realizzato una “virtual art exhibition” con lavori di artisti di tutto il mondo che hanno espresso il loro talento creativo sul tema Milestones on My Epilepsy Journey. Ecco l’opera collettiva…

Foto di Daniele Levis Pelusi su Unsplash