Cimbro, ladino, mòcheno, occitano, resiano, sappadino, saurano, timavese, walser e molto altro ancora.
A oggi costituisce il più grande database digitale italiano dedicato allo studio, alla documentazione e alla ricerca sui dialetti e le “varietà linguistiche con status di lingua minoritaria” parlate nelle regioni del Nord Italia.
Si chiama AlpiLinK Lingue alpine in contatto ed è sviluppato dalle università di Verona, Trento, Bolzano, Torino e Valle d’Aosta. Finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha all’attivo oltre 220.000 file audio che testimoniano la nostra ricchezza linguistica e culturale.
“È un modello di ricerca partecipativo che punta sul coinvolgimento dal basso e che sta raccogliendo un notevole interesse: tutti possono contribuire alla ricerca sul nostro sito mediante un audio-sondaggio”, spiegano i promotori.
La Open Science Policy è di rigore per garantire l’accessibilità permanente ai contenuti e la riutilizzabilità degli stessi con licenze libere: tutti i dati raccolti si trovano, in continuo aggiornamento, nel corpus AlpiLinK sulla piattaforma Zenodo del CERN (link esterno).
Rabanus, S., Kruijt, A., Alber, B., Bidese, E., Gaeta, L., & Raimondi, G. (2024). AlpiLinK Corpus 1.1.1 (1.1.1) [Data set]. Zenodo. https://doi.org/10.5281/zenodo.11083948
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