Cybercrime: una delle minacce più inquietanti dei nostri tempi. Quante volte abbiamo sentito parlare di crimini informatici, hacker, furto di dati, violazioni della privacy? I criminali informatici riescono spesso a invadere spazi protetti delle aziende, anche le più grandi, della pubblica amministrazione, degli stessi cittadini, con il rischio di sottrarre dati importanti utilizzandoli per scopi illeciti.
Il libro “Il ransomware nell’economia del cybercrime: analisi d’intelligence sul gruppo Conti” (Themis Edizioni, 2023), porta il lettore dentro questi punti nevralgici del vivere contemporaneo, fornendo le basi per comprendere fino in fondo il fenomeno e predisporre misure di sicurezza sempre più incisive.
Gli autori sono tre giovani informatici: Giuseppe Brando, Marco Di Costanzo e Camilla Salini.
“Il libro – raccontano a Brainfactor – nasce da una scintilla, risalente all’inizio del conflitto russo-ucraino, quando il Collettivo Conti comunica il suo pieno sostegno alla Federazione Russa: un evento senza precedenti nel mondo cyber, perché non si era mai visto un gruppo di criminali, oltretutto di stampo informatico, schierarsi politicamente con il governo di una Nazione”.
“Tre giorni dopo – proseguono – un’entità non meglio specificata, dopo essere riuscita a entrare in possesso di materiale secretato del gruppo, inizia a riversarlo su Twitter: il profilo ContiLeaks inizia a rendere pubblici dati riservati e un archivio contenente anni di chat interne tra i membri di uno dei gruppi cibernetici più temuti al mondo”.
Una vicenda che sa della spy-story, tanto affascinante quanto inquietante, che avrebbe aperto “una breccia nella cortina di fumo che avvolge la criminalità informatica di lingua russa, dimostrando che la banda operava come una start-up con stipendi, bonus e premi di riconoscimento per i dipendenti”.
Ma che cos’è il Collettivo Conti?
“Sono cybercriminali, tra i più attivi nel ransomware – spiegano i nostri –, che ha preso di mira ospedali, enti governativi, istituzioni finanziarie e aziende di tutto il mondo, arrivando a incassare dai riscatti, secondo le stime dell’FBI, più di 200 miliardi di dollari: per aumentare gli introiti avevano addirittura creato un programma di affiliazione, concedendo l’accesso e l’uso dei loro malware e dei loro servizi ad altri criminali informatici, in cambio di una quota dei riscatti ricevuti”.
Il ransomware è un software dannoso (c.d. malware) che blocca l’accesso di un utente ai propri documenti e dispositivi informatici, inviato da soggetti che in cambio chiedono un riscatto sostanzioso per ripristinarne l’accesso da parte del legittimo proprietario. Nel libro vengono tracciate le origini del fenomeno, analizzati i casi più eclatanti, forniti consigli per mettere in atto misure di sicurezza adeguate.
I diritti d’autore saranno interamente devoluti all’associazione di promozione sociale Informatici senza frontiere (ISF). Nata in Italia nel 2005, con sede a Treviso, si batte per la “democrazia digitale” e contro il “digital divide”. Annualmente organizza a Rovereto un festival con incontri, laboratori e spettacoli sull’impatto sociale dell’innovazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Il libro:
Image by Darwin Laganzon from Pixabay
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