Si chiama Bmi1 ed è stato identificato come il gene responsabile della regolazione dell’invecchiamento normale e patologico dei neuroni del sistema nervoso centrale. La scoperta, frutto del lavoro di un team di ricerca canadese e americano, è pubblicata sulla rivista della Society for Neuroscience (W. Chatoo et al., The Polycomb Group Gene Bmi1 Regulates Antioxidant Defenses in Neurons by Repressing p53 Pro-Oxidant Activity, The Journal of Neuroscience, January 14, 2009).

E’ noto che il principale fattore di rischio per disturbi quali la degenerazione maculare, l’Alzheimer e il Parkinson è indicato nell’età. Nonostante molti ricercatori hanno studiato la genetica e la patofisiologia di questi disturbi, pochi studi hanno indagato i meccanismi molecolari di base che controllano l’invecchiamento dei neuroni. Nel nuovo studio, i ricercatori della Université de Montréal, insieme ai coleghi del Maisonneuve – Rosemont Hospital e del Lawrence Berkeley National Laboratory, hanno identificato nei topi una mutazione che accelererebbe drammaticamente il processo di invecchiamento nel cervello e nell’occhio, scoprendo che i neuroni della corteccia e della retina necessitano di un gene chiamato Bmi1 per sopprimere l’apoptosi (morte cellulare) e bloccare l’induzione di un prematuro programma di invecchiamento caratterizzato da ridotte difese anti-ossidative. Il Bmi1 sarebbe dunque un regolatore diretto dell’invecchiamento cellulare nel cervello e nella retina dei mammiferi attraverso la sua azione sui meccanismi di difesa contro i radicali liberi.

“Potremo un giorno rallentare l’invecchiamento cerebrale e prevenire malattie quali l’Alzheimer e il Parkinson? Assolutamente sì, quando saremo in grado di comprendere integralmente la codifica genica associata alla degenerazione neuronale”, ha dichiarato in una nota stampa Gilbert Bernier, coordinatore dello studio.