Genetica, le varianti dell’invecchiamento biologico umano

Genetica, le varianti dell'invecchiamento biologico.Un gruppo di ricerca del King’s College di Londra e dell’Università di Leicester avrebbe “identificato per la prima volta le varianti geniche associate all’invecchiamento biologico umano”. Lo rivela una nota stampa KCL. Lo studio è pubblicato su Nature Genetics (Codd V et al., Common variants near TERC are associated with mean telomere length, Nature Genetics, 7 Feb 2010).

Il gruppo di ricerca britannico ha analizzato nell’intero genoma umano più di 500.000 variazioni geniche, identificando e studiando il ruolo delle varianti localizzate in prossimità del “gene TERC”.

“Vi sono due forme di invecchiamento: quello cronologico e quello biologico, che più risultare più o meno accelerato rispetto al tempo dell’orologio… Le varianti geniche identificate si trovano in prossimità del gene TERC, già noto per il suo ruolo nel mantenimento della lunghezza dei telomeri. Il nostro studio dimostra che gli individui portatori di questa variante invecchiano prima delle altre. La scoperta ha importanti implicazioni per comprendere malattie quali il cancro e i disturbi dell’invecchiamento”, ha dichiarato Tim Spector del King’s College, autore principale dello studio.

“Alcune persone sono geneticamente programmate per invecchiare a un ritmo accelerato”, sottolinea Spector, ma subito dopo tiene a precisare “il ruolo dell’ambiente in questa dinamica di invecchiamento precoce: le persone geneticamente suscettibili possono invecchiare ancora più velocemente se esposte a fattori ambientali dannosi per i telomeri, quali il fumo, l’obesità e l’inattività fisica”.

Dal canto suo Nilesh Samani del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari dell’Università di Leicester aggiunge: “vi è sempre maggiore evidenza che il rischio di malattie legate all’età quali i distubi cardiovascolari e alcuni tipo di cancro dipendono più dall’età biologica che dall’età cronologica dell’individuo; in questo contesto la lunghezza dei telomeri è considerato un marker. Nel nostro studio abbiamo riscontrato che i soggetti con la variante genica individuata avevano telomeri più corti rispetto ai controlli e presentavano segni di maggiore invecchiamento biologico”.

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