OMS: Covid-19 e salute mentale, servizi in ginocchio

GINEVRA – La pandemia di Covid-19 ha messo in ginocchio i servizi di salute mentale nel 93% dei paesi in tutto il mondo, allargando pericolosamente il divario tra regioni ad alto e a basso reddito. In generale, nemmeno un paese su 10 (7%) ha retto il carico.

Lo denuncia oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) durante una conferenza stampa conclusasi qualche minuto fa a Ginevra, in Svizzera.

Lutto, isolamento, disoccupazione, paura. Sono solo alcuni dei fattori che hanno fatto aumentare in modo preoccupante i disturbi mentali tra la popolazione, esacerbando inoltre le condizioni già esistenti prima della crisi.

Ansia, insonnia, uso di alcol e droghe sono dunque la nuova pandemia a cui fare fronte. Ma gli Stati, che già non brillavano di lungimiranza, riservando alla salute mentale solo il 2% delle spese sanitarie, non sanno come rispondere alla nuova imponente richiesta di aiuto.

Anche se l’89% dei paesi ha dichiarato di avere inserito interventi di supporto psicologico nel proprio piano nazionale di risposta alla crisi da Coronavirus, solo il 17% di loro avrebbe di fatto la possibilità di coprirne i costi.

I dati, davvero allarmanti, emergono da una ricerca condotta dall’OMS tra giugno e agosto per indagare come i diversi Stati hanno affrontato gli aspetti legati alla salute mentale della popolazione durante la crisi da Covid-19.

I servizi sembrano essersi arenati proprio nei punti più critici: quelli destinati alle persone più vulnerabili come giovani (72%) e anziani (70%), il counselling e la psicoterapia (67%), la riduzione del danno (65%), le dipendenze (45%), l’emergenza (35%).

Non sono esenti scuole a aziende, dove le misure di prevenzione e supporto hanno dato forfait, rispettivamente, nel 78% e nel 75% dei casi.

Nonostante – in verità – il 70% dei paesi sia riuscito ad accelerare il percorso verso la telemedicina, è grave la disparità che si rileva tra i paesi ad alto reddito (80%) e i paesi a basso reddito (meno del 50%).

Già a maggio l’OMS aveva messo in guardia i governi dalla prevedibile ondata di ripercussioni psicologiche di pandemia e misure restrittive, specialmente tra i segmenti di popolazione più sensibili (personale sanitario, bambini, adolescenti), auspicando sostanziali investimenti nei servizi.

Tra qualche giorno si celebra il World Mental Health Day. OMS ha deciso di mobilitare virtualmente la comunità mondiale il 10 ottobre con un evento social “a reti unificate”.

Photo by LYCS Architecture on Unsplash

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