Spiritualità, danno corticale…

Spiritualità, danno corticale...In effetti, è proprio attraverso lo studio di pazienti con lesioni al cervello che Salvatore Aglioti, Franco Fabbro e colleghi mettono in luce oggi su Neuron un “nesso di causalità” fra i sistemi parietali e l’umana propensione al trascendente (Urgesi C et al., The Spiritual Brain: Selective Cortical Lesions Modulate Human Self – Transcendence, Neuron, Feb 11, 2010).

Sembrano crescere a vista d’occhio, in questo periodo, gli studi intenzionati a “spiegare l’inspiegabile” coi metodi delle neuroscienze…

L’ultimo, pubblicato oggi su Neuron, è stato realizzato da un gruppo di ricerca che ha visto coinvolte l’Università di Roma La Sapienza, l’Università di Udine, l’IRCCS Eugenio Medea di Pordenone, l’IRCCS Fondazione S. Lucia di Roma e la Struttura Operativa Complessa di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine.

Vi si sostiene che sarebbero danni selettivi alle regioni parietali posteriori inferiori di entrambi gli emisferi cerebrali a indurre incrementi specifici nella “self – transcendence”, un tratto di personalità generalmente utilizzato quale indicatore del grado di predisposizione spirituale e religiosa, definibile anche come “tendenza a proiettare il sé in dimensioni mentali che trascendono le contingenze percettive e motorie (Paloutzian e Park, 2005)”.

I risultati del nuovo studio sono stati ottenuti attraverso assessment dei tratti di personalità e dei profili cognitivi, uniti a tecniche avanzate di mappatura delle lesioni cerebrali presenti in soggetti prima e dopo interventi neurochirurgici finalizzati all’asportazione di tumori (gliomi, meningiomi).

“La modificazione dell’attività neurale delle aree temporoparietali può indurre cambiamenti repentini del tratto stabile di personalità legato al trascendentale”, spiegano gli Autori.

“I nostri risultati – proseguono – confermano il ruolo chiave dei sistemi parietali posteriori destro e sinisto (regioni peraltro implicate nella rappresentazione dei diversi aspetti della cognizione corporea) nella determinazione della trascendenza del sé, gettando inoltre nuova luce sulle basi neurobiologiche delle alterazioni attitudinali e comportamentali di marca spirituale e religiosa, riscontrabili nei pazienti con disturbi mentali e neurologici”.

Nel dare notizia dello studio, Janelle Weaver su Scientific American commenta che “probabilmente l’aspetto più preoccupante del lavoro pubblicato su Neuron è la modalità con la quale i ricercatori italiani hanno misurato la self – transcendence”, riportando le parole di Richard Davidson, neuroscienziato cognitivo dell’Università del Wisconsin: “l’intero studio è basato su cambiamenti misurati facendo riferimento a un’unica scala autovalutativa, che è una misurazione grossolana”.

Sempre su Sci Am, Rik Vandenberghe, neurologo dell’University Hospital Gasthuisberg di Leuven, in Belgio, sottolinea: “questo interessante studio lascia comunque aperte molte questioni e i suoi dati vanno interpretati con cautela… E’ estremamente improbabile che qualcosa come la trascendenza del sé sia localizzabile in due sole aree del cervello; inoltre la self – transcendence è un concetto astratto, a cui persone diverse possono attribuire differenti significati”.

1 Comment on "Spiritualità, danno corticale…"

  1. Potrebbe essere ipotizzabile che le lesioni al lobo parietale posteriore inferiore coinvolgano le sue afferenze sensoriali, spiegando così, insieme al prevalere della parte solo cognitiva, il “distacco” dalla ricostruzione spaziale immanente per l’adozione di una trascendentale?

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