ROMA – La negligenza spaziale unilaterale è uno dei disturbi che più di altri ha “affascinato” neurologi e neuropsicologi di ogni epoca perché la sua comprensione può gettare lumi sul funzionamento del cervello nella sua complessità. Al congresso di Roma della Società Italiana di Neuropsicologia (Sinp 2012) sono stati presentati interessanti aggiornamenti in particolare sulla dislessia da neglect.
Il gruppo di ricerca che vede impegnati ricercatori dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, del Laboratorio di Neuropsicologia dell’Ospedale San Luca, dell’Irccs Istituto Auxologico di Milano, degli Ospedali Riuniti di Bergamo ha presentato a Roma uno studio sugli errori di omissione, sostituzione e addizione nel contesto della dislessia da negligenza spaziale unilaterale (DN) in un compito di lettura di parole.
“Nessuna ricerca – spiegano Ronchi e colleghi – ha analizzato la relazione fra la DN e i sintomi di tipo produttivo nei pazienti con negligenza spaziale unilaterale (NSU): il nostro esperimento ha indagato l’incidenza dei diversi errori di lettura in pazienti NSU e dei comportamenti perseveratori in compiti di cancellazione, inoltre è stato analizzato se la presenza di DN risulti associata a NSU più grave in test convenzionali”.
I risultati dell’interessante studio – realizzato su 60 pazienti con lesione cerebrale destra, di cui 54 con NSU, dei quali ultimi 29 presentavano anche DN (16 perseveranti e 13 no) – mostrano che nel compito di lettura di parole i pazienti con DN e comportamenti eprseveratori producono un maggior numero di sostituzioni rispetto alle omissioni e addizioni, mentre i pazienti con DN non perseveranti producono un maggior numero di omissioni, infine più in generale è emerso che i pazienti con DN rispetto ai non DN mostrano deficit di attenzione spaziale più gravi.
Nel corso del congresso, inoltre, il gruppo di ricerca fra l’Università di Roma La Sapienza, l’Irccs Fondazione Santa Lucia, la Lumsa, l’Istc-Cnr e l’università degli Studi di Milano Bicocca, ha illustrato i risultati di uno studio sul deficit dei movimenti oculari nella dislessia da neglect, realizzato con il metodo dell’analisi dei movimenti oculari per comprendere meglio la relazione tra DN e NSU.
Nello studio di Primativo e colleghi sono stati coinvolti 9 pazienti con lesione cerebrale destra, di cui 6 con NSU, dei quali ultimi 3 presentavano DN. I risultati hanno evidenziato che i pazienti con DN rispetto ai pazienti non DN e ai controlli mostravano movimenti oculari alterati sia nella prova di lettura (numero maggiore di fissazioni e prevalenza di fissazioni non accurate) che nella prova della saccadi orizzontali (bassa accuratezza nella fissazione dei punti).
“I risultati – spiegano Primativo e colleghi – suggeriscono che la DN, in particolare quando è caratterizzata da errori di omissione, anziché essere un disturbo dissociato dalla NSU derivi dalla copresenza di NSU e di un deficit oculomotorio”.
Marta Facchini
Laboratorio di Comunicazione giornalistica
Università degli Studi di Milano Bicocca
Reference:
Congresso annuale della Società Italiana di Neusopsicologia (Sinp), Fondazione Santa Lucia, Roma, 9-10 Novembre 2012, http://www.sinp-web.org
Be the first to comment on "Sinp 2012: lumi sulla dislessia da neglect"