Nuove scoperte nella cura delle malattie neurodegenerative

Neuroni trattatiI ricercatori della Southern Methodist University (SMU) e della Texas University di Dallas (UTD) hanno identificato un gruppo di composti chimici capaci di rallentare il processo degenerativo dei neuroni, causa di malattie quali Alzheimer, Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica (SLA).

Le attuali terapie farmacologiche ne alleviano i sintomi, ma non sono in grado di contrastare il processo degenerativo, perciò la scoperta di composti chimici che inibiscono la morte neuronale riveste un’importanza cruciale.

I professori Edward Biehl e Santosh D’Mello hanno studiato 45 differenti composti chimici, individuandone quattro con particolari proprietà neuroprotettive. Lo studio è pubblicato su Experimental Biology and Medicine (Michael Balderamos, Haribabu Ankati, Shashidhar Kumar Akubathini, Anish V. Patel, Sukanta Kamila, Chandrani Mukherjee, Lulu Wang, Edward R. Biehl, and Santosh R. D’Mello Synthesis and Structure-Activity Relationship Studies of 3-Substituted Indolin-2-ones as Effective Neuroprotective Agents Experimental Biology and Medicine, Novembre 2008).

I composti sintetizzati dai ricercatori derivano da un altro composto chimico (GW5074) già noto per le sue caratteristiche neuroprotettive ma tossico a dosi elevate e quindi inadatto per gli studi clinici. I nuovi composti di seconda generazione non solo svolgono una funzione neuroprotettiva, ma non sono tossici e mostrano risultati promettenti nel trattamento di malattie degenerative quali Alzheimer e Parkinson.

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