Neuroscienze, verso la robotica

cyborgI neuroscienziati cognitivi dello Swedish Medical University Karolinska Institutet (KI) sono riusciti a far percepire come propri, ad alcuni soggetti umani, i corpi di manichini e di altre persone. I risultati dello studio sono pubblicati sulla rivista open access PLoS ONE (Petkova VI, Ehrsson HH, If I Were You: Perceptual Illusion of Body Swapping, PLoS ONE, December 3 2008). L’obiettivo dello studio era di indagare come il cervello costruisce la rappresentazione interna del corpo. La dimostrazione della possibilità di “manipolare” il senso di identificazione corporea e dell’autopercezione in modo da far credere a un umano di essere in un corpo nuovo è di potenziale utilizzo pratico nelle applicazioni legate alla realtà virtuale e alla robotica.

Nel primo esperimento sono state montate sul capo di un manichino due telecamere collegate a due piccoli schermi posti davanti ai soggetti, in modo che vedessero ciò che il manichino vedeva. Rivolgendo verso il basso le due telecamere, il soggetto vedeva il corpo del manichino, come se stesse guardando se stesso. L’illusione percettiva del body-swapping si è verificata quando i ricercatori hanno toccato l’addome di entrambi con due bastoncelli. Alla vista della stimolazione del manichino da parte del ricercatore, il soggetto umano provava una sensazione tattile simile sul suo addome. “Ciò dimostra quanto sia semplice cambiare la percezione cerebrale della propria consapevolezza corporea,” ha affermato Henrik Ehrsson, coordinatore dello studio.

In un secondo esperimento la videocamera è stata posizionata sopra la testa di un’altra persona. Quando questa persona e il soggetto si sono girati l’uno verso l’altro per stringersi la mano, il soggetto ha percepito il corpo di chi indossava la videocamera come proprio. “I soggetti vedono loro stessi mentre si stringono la mano dall’esterno, ma vivono l’esperienza come se fossero l’altra persona,” ha detto Valeria Petkova, uno dei ricercatori. “L’impressione sensoriale dalla stretta di mano viene percepita come se derivasse da un nuovo corpo, piuttosto che dal proprio.”

L’intensità dell’illusione è stata confermata dalle reazioni di stress manifestate dal soggetto quando un coltello è stato avvicinato al braccio del soggetto con videocamera ma non quando è stato avvicinato al proprio. L’illusione ha dimostrato di funzionare anche in caso di soggetti con fattezze corporee differenti o di sesso diverso.

petkova et al. 2008

 

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