Concentrarsi su un solo obiettivo o una sola passione, a volte ha un prezzo. Lo sanno bene le persone geniali, che finiscono col manifestare atteggiamenti sociali affini all’autismo. La “stanza” dell’Asperger ne è un esempio. Mi permetto di definirla così perché la metafora può rispecchiare al meglio quello che queste persone sentono intorno a sé.
Questo particolare tratto comportamentale prende il nome da chi per primo lo documentò, nel 1944, quale “variante dell’autismo”: Hans Asperger (nella foto), psichiatra e pediatra austriaco, il cui lavoro fu riconosciuto solo mezzo secolo più tardi.
Il giovane Hans Asperger “al lavoro”
Questo disturbo sembra colpire circa due bambini ogni 10.000, con una frequenza quattro volte superiore nei maschi rispetto alle femmine, cosa probabilmente riconducibile al legame fra testosterone e disturbi della socializzazione già osservati nella sindrome autistica.
Le persone con sindrome di Asperger hanno un’intelligenza nella norma o addirittura superiore, e possono offrire grandi contributi intellettuali all’umanità. Il loro expertise, un vocabolario elevato e un modo di parlare formale li fa sembrare dei “piccoli professori”. Come non ricordare il protagonista di “Little man Tate”, grazioso film del 1991 che parla delle difficoltà del piccolo Fred Tate nel far rientrare la sua curiosità intellettuale nei canoni sociali, non trovando un interesse comune e così appassionatamente vissuto dalla propria famiglia e dalle altre persone.
Durante un discorso prestano attenzione al significato delle parole in senso stretto, il così detto “aspetto verbale”, scartando le altre due componenti del linguaggio, quello del corpo e le sonorità, che racchiudono il 93% della comunicazione (Albert Mehrabian, “non-verbal communication”, 1972).
Queste persone speciali, quindi, arrivano spesso a chiudere fuori dalla loro stanza il mondo circostante. Come fa “Adam”, la cui stanza è piena di stelle, protagonista di una storia d’amore che descrive le sue difficoltà quando si innamora della vicina di casa. Se cupido, poi, scocca la freccia in due stanze di Asperger, aprire la porta della comunicazione diventa ancora più difficile, come testimonia di una storia vera l’amore nel film “Mozart and the whale”.
Gli studi sulla struttura del cervello di persone con Asperger avrebbero mostrato una diversa conformazione del lobo parietale (deputato all’elaborazione di soluzioni ai problemi), del lobo temporale mediale (sede della memoria a lungo termine) e del cervelletto (coordinatore del movimento corporeo). Queste differenze possono spiegare le capacità a volte geniali di questi bambini e di questi adulti, oltre alla caratteristica ritualità nei gesti che li accompagna nel quotidiano.
Lo sapevate che (si dice siano stati Asperger)…
- Isaac Newton (matematico-fisico e alchimista,1643-1727)
- Albert Einstein (fisico e filosofo,1879-1955)
- Glenn Gould (musicista,1932-1982)
- Steven Spielberg (regista e scrittore,1946)
- Michelangelo (artista e poeta,1475-1564)
- Nikla Tesla (fisico e ingengere,1856-1943)
- Ludwig Wittgenstein (filosofo e logico,1889-1951)
- Bobby Fischer (scacchista,1943 – 2008)
- Syd Barrett (musicista,1946-2006)
- Alfred Hitchcock (regista e sceneggiatore1899-1980)
- Wolfgang Amadeus Mozart (musicista e compositore,1756-1791)
- Bill Gates (imprenditore e informatico, 1955)
- Jim Henson (papà dei Muppets, 1936-1990)
- Micheal Edward Palin (attore e scrittore, 1943)
- George Orwell (giornalista e critico, 1903-1950)
- Charles Darwin (scienziato naturalista, 1809-1882)
- Henry Cavendish (scienziato, 1731-1810),
- Charles Schulz (papà di Snoopy, 1922-2000)
- Hans Christian Andersen (poeta, 1805-1875)
- Jane Austen (scrittore, 1775-1817)
- Thomas Jefferson (politico, 1743-1826)
- Thomas Edison (inventore, 1847-1931)
- Woody Allen (attore e regista, 1935)
- Ludwig Van Beethoven (musicista, 1977-1827)
- Dan Ackroyd (attore, 1952)
Alessandra Gilardini
Biologo
PhD in Neuroscienze
Raccontati nei film:
- Little man tate (1991),film di Jodie Foster con Dianne Weist, Harry Connick, Jr.
- Adam (2009), film di Max Mayer con Hugh Dancy, Rose Bryne and Peter Gallagher.
- Mozart and the whale (2005) un film di Peter Naess, con Josh Hartnet e Radha Mitchell.
Articoli di BrainFactor che hanno trattato in questi anni il tema della genialità…
Il presente articolo è inserito nel contesto della maratona divulgativa di BrainFactor e Società Italiana di Neurologia (SIN) “L’Agenda del cervello: un argomento al giorno” in occasione della Settimana del Cervello promossa in tutto il mondo da Dana Foundation dal 14 al 20 Marzo 2011.
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