MILANO – Internet è la “principale fonte di informazione” per la quasi totalità (82,4%) degli Italiani che non disdegnano le nuove tecnologie. Il 63% si informa anche con la televisione, il 48% con radio e cellulare, solo il 36% con i quotidiani tradizionali. Sono i dati presentati all’Università Statale di Milano al convegno sul futuro del giornalismo organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Per il 37,4% di chi usa il web (rappresentativo di circa 6 milioni di Italiani, secondo le stime della ricerca presentata in Statale) le informazioni fornite da giornalisti iscritti all’Ordine dovrebbero essere indicate con un marchio a garanzia di qualità dell’informazione.
Un po’ come già accade con il marchio “HONcode per l’affidabilità dell’informazione medica”, certificazione di cui è dotata anche la nostra testata, BrainFactor, a garanzia di rispetto degli standard mondiali promossi dall’Università di Ginevra in un campo complesso e delicato quale quello della salute.
Secondo la ricerca, il 37% di chi usa internet ha ridotto l’uso di quotidiani, periodici e televisione. E’ forte dunque la domanda di un giornalismo telematico fatto da giornalisti accreditati. Il 47% degli intervistati vorrebbe infatti un “giornalismo dei giornalisti”, dato che le notizie sul web sono giudicate “dubbie” dal 34% del campione e “inaffidabili” dal 29 per cento. Il 20,7% del campione infine (3,3 milioni di Italiani stimati) sarebbe disposto a pagare le notizie fornite su web, purché “serie, affidabili, autorevoli”.
I risultati della ricerca sono disponibili sul sito web dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
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