Europa: uno su quattro ha disturbi mentali, solo 26% riceve cure

disturbi mentaliIn Europa più di una persona su 4 (25% della popolazione) soffrirebbe di almeno un disturbo mentale, ma solo il 26% di loro riceverebbe una cura adeguata, ritenuta necessaria peraltro per il 6% dell’intera popolazione… E’ quanto emerge dal nuovo Policy Brief dello European Centre for Social Welfare Policy and Research, reso pubblico in questi giorni (M Huber, K Wahlbeck, PB Access to Health Care for People with Mental Disorders in Europe, April 2009).

I dati sull’accesso alle cure per disturbi mentali in Europa – si legge nel documento – “sono estremamente basso, visto che i trattamenti vengono forniti solo al 26% di chi ne avrebbe bisogno”.

I risultati presentati nel Policy Brief sno parte di un progetto di ricerca più ampio, il “Quality in and Equality of Access to Healthcare Services (HealthQUEST)” finanziato dalla Commissione Europea. HealthQUEST, che analizza da un lato le barriere d’accesso al sistema sanitario tradizionale per le persone a rischio di emarginazione sociale, dall’altro le politiche adottate dagli Stati membri per ridurre tali barriere, è focalizzato su tre gruppi “a rischio”: persone con disturbi mentali, migranti, persone anziane con limiti funzionali. Otto i Paesi coinvolti: Finlandia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna e Regno Unito.

Uno speciale case study – su cui il nuovo Policy Brief fa il punto – ha analizzato la situazione delle persone con problemi di salute mentale gravi, in base a rassegne della letteratura incrociate con i dati inviati dagli otto paesi partecipanti. I disturbi mentali sono spesso specifici per genere e più comuni fra i più anziani, fra coloro che vivono soli, fra i disoccupati, fra le persone con bassa scolarità e con un basso status socio-economico. Nell’Unione Europea sarebbero presenti differenze sostanziali, in particolare rispetto a suicidi, consumo di alcolici, accesso alle cure per disturbi mentali, sia tra i paesi del Centro-Nord e quelli del Sud, sia tra i paesi dell’Est rispetto a quelli dell’Europa occidentale.

Lo studio HealthQUEST confermerebbe in sostanza che le persone con disturbi mentali risentono selettivamente di barriere all’accesso verso cure sanitarie di qualità. Tra queste, lo stigma è (ancora) una delle barriere principali. E le azioni mirate al miglioramento dell’accesso sarebbero, a oggi, nella maggior parte dei casi carenti. In un’ottica propositiva, infine, HealthQUEST illustra in che modo misure generali di politica sanitaria potrebbero migliorare l’accesso alle cure. Tra le misure più promettenti vi sarebbero le cure integrate e la riforma psichiatrica, che si tradurrebbero peraltro in un incremento dell’accesso al servizio sanitario tradizionale complessivamente considerato. In generale dunque – si legge nel documento –  “la ricerca nell’ambito dei problemi di accesso alle cure sanitarie tradizionali per le persone con disturbi mentali è ancora all’inizio: saranno necessari ulteriori studi per definire le evidenze scientifiche capaci di influenzare nuove politiche di settore”.

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