Secondo il giovane filosofo della mente australiano Jakob Hohwy, nel campo della ricerca dei correlati neurali della consapevolezza, sarebbe ora di definire nuovi paradigmi sperimentali, visto che “i due principali approcci si sono mostrati entrambi problematici”. Una rassegna critica di Hohwy sul tema, disponibile in versione full text come manoscritto dell’autore, è in pubblicazione su Consciousness and Cognition (Jakob Hohwy, The neural correlates of consciousness: New experimental approaches needed?, Consciousness and Cognition, 2009, in press).
La “consciousness science” sta facendo progressi notevoli, in particolare nel campo della ricerca dei relativi correlati neurali. Attualmente possono essee identificati due approcci principali a questo tipo di indagine: uno è quello orientato ai contenuti (content – based), l’altro quello orientato agli stati di coscienza (state – based). “Considerazioni metodologiche e concettuali di numerosi studi mostrano che entrambi gli approcci risultano problematici: il primo sembra non considerare aspetti cruciali della consapevolezza, il secondo risulta iperinclusivo; di conseguenza, la ricerca dei correlati neurali della consapevolezza abbisogna di nuovi paradigmi sperimentali”.
Questo – in sintesi – il senso dell’articolo di Hohwy, che definisce il paradigma content – based come “quello che si focalizza su contrasti percettivi coscienti, quali ad esempio facce vs. case”, mentre l’approccio state – based come “quello che si focalizza su stati complessivi della coscienza, quali ad esempio il contrasto fra sonno senza sogni vs. stato di veglia”.
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