I disturbi della memoria di lavoro visiva danno luogo a gravi deficit neuropsicologici. I ricercatori del Centro di Neuroscienze dell’Università di Helsinki sono riusciti a “mappare” le strutture anatomiche e dinamiche delle sincronizzazioni dei network neuronali che sostengono la memoria di lavoro visiva. Lo studio è pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences.
La memoria di lavoro visiva (VWM), grazie alla quale possiamo mantenere informazioni sensoriali durante operazioni di ordine cognitivo, è sostenuta dall’attività neurale prolungata di un complesso network corticale che coinvolge le aree frontali, parietali, occipitali e temporali.
“Sinora i meccanismi neuronali che coordinano questa elaborazione distribuita finalizzata a mantenere immagini mentali coerenti e i meccanismi che regolano i limiti capacitivi della VWM erano sconosciuti”, dice Matias Palva, autore principale dello studio.
I ricercatori finlandesi hanno mappato le strutture anatomiche e dinamiche del network della VWM utilizzando un approccio neuroinformatico alle rilevazioni effettuate con elettroencefalografia e magnetoencefalografia.
Nel periodo di ritenzione VWM i ricercatori hanno osservato una sincronizzazione di fase interarea sostenuta e stabile fra le regioni frontoparietali e visive nelle bande di frequenza alfa, beta e gamma, con aumento della sincronizzazione durante carichi di memoria crescenti nelle regioni frontoparietali, aree conosciute per essere alla base delle funzioni esecutive e attentive durante il mantenimento in memoria delle informazioni.
Allo stesso tempo sono riusciti a prevedere la capacità comportamentale individuale dei soggetti attraverso l’osservazione della sincornizzazione in un network in cui il solco intraparietale costituiva l’hub principale.
“Questi dati – sostengono gli autori – suggeriscono che la sincronia di fase interarea nelle bande di frequenza alfa, beta e gamma rilevabile fra le regioni frontoparietali e visive potrebbe essere una meccanismo a livello di sistema per coordinare e regolare il mantenimento della rappresentazione neuronale degli oggetti nella memoria di lavoro visiva”.
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