Cervello, la tortura non serve

Cervello, la tortura non paga.Metodi coercitivi quali deprivazione del sonno, sfruttamento di fobie, posizioni scomode prolungate, annegamento (waterboard), sembrano essere non solo moralmente riprovevoli, ma anche “scientificamente” inutili, perché vanno a danneggiare proprio la memoria che si vorrebbe “risvegliare” negli indagati. Lo sostiene uno studio del Trinity College in pubblicazione suTrends in Cognitive Sciences (O’Mara S et al., Torturing the Brain…, Trends in Cog Sci, 2009, in press).

“La letteratura sugli effetti dello stress estremo su motivazione, umore e memoria durante gli interrogatori è vasta, con dati provenienti sia da studi sugli umani che sugli animali: queste tecniche causano soltanto stress grave e prolungato, che compromette il funzionamento delle regioni del cervello alla base della memoria e delle funzioni esecutive”, ha spiegato Shane O’Mara, ricercatore all’Istituto di Neuroscienze del Trinity College e autore dello studio.

Il cosiddetto “interrogatorio potenziato”, usato dagli americani dopo l’11 settembre, e messo all’indice dalla nuova amministrazione USA, avrebbe dunque “poco valore”, come inizia a ritenere anche una parte cospicua della “intelligence” d’oltreoceano. Già nel 2007 un rapporto pubblicato dall’Intelligence Science Board confessava di non avere trovato alcun sostegno scientifico all’uso di queste tecniche di indagine. E oggi la review di O’Mara passa in rassegna una enorme quantità di studi che ne confermano appunto l’inutilità.

L’ippocampo e la corteccia prefrontale, deputati alla codifica, all’immagazzinamento e al richiamo delle memorie possono venire profondamente alterati dallo stress. E se la situazione di stress viene mantenuta per lungo tempo, darà luogo non solo a una compromissione delle funzioni cognitive, ma anche a una perdita di tessuto cerebrale, cioè il deterioraramento delle menti che gli aguzzini vorrebbero “leggere”. Inoltre, i torturati sarebbero così confusi da non essere nemmeno più in grado di distinguere il vero dal falso rispetto a quanto stanno “confessando”: un danno al lobo frontale può infatti produrre false memorie.

Be the first to comment on "Cervello, la tortura non serve"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.