L’apprendimento di nuove informazioni e il ricordo di informazioni già in memoria sono attività cognitive che non possono svolgersi contemporaneamente, ma sono regolate da una stessa regione cerebrale. I ricercatori del centro di neuroscienze dell’Istituto Swammerdam dell’Università di Amsterdam hanno condotto due esperimenti comportamentali e uno studio di risonanza magnetica funzionale (fMRI), dimostrando che i processi di apprendimento e di ricordo risultano in competizione l’uno con l’altro, quando si verificano in un breve lasso temporale (Sander M Daselaar et al., When Learning and Remembering Compete: A Functional MRI Study, PLoS Biology, Jan 2009).
Nel primo esperimento i volontari dovevano ricordare intenzionalmente alcune parole apprese in precedenza che venivano visualizzate in primo piano, mentre contemporaneamente apprendevano nuove immagini che apparivano sullo sfondo dello schermo. Coerentemente all’ipotesi competitiva, i ricercatori hanno osservato che il ricordo di parole già apprese era associato ad un apprendimento compromesso delle nuove informazioni. Successivamente, l’esperimento di risonanza magnetica funzionale ha permesso di visualizzare come questo effetto comportamentale era associato a una soppressione dell’attività di apprendimento nell’area visiva e nell’area temporale mediale.
Inoltre lo studio ha dimostrato il coinvolgimento della corteccia prefrontale ventrolaterale nel risolvere questa competizione, cercando di facilitare un rapido passaggio dall’apprendimento al ricordo. Un ulteriore esperimento di controllo, ha permesso di verificare che la competizione tra i due processi cerebrali non è imputabile solamente al fattore attenzionale.
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