Bambini concepiti da madri carenti di vitamina B12 possono avere un rischio aumentato di 5 volte per malformazioni al tubo neurale, secondo quanto riporta uno studio del Trinity College di Dublino, realizzato in collaborazione con l’Health Research Board of Ireland (HRBI) e il National Insitutes of Health americano (NIH). Lo studio è pubblicato su Pediatrics (Anne M. Molloy et al., Maternal Vitamin B12 Status and Risk of Neural Tube Defects in a Population With High Neural Tube Defect Prevalence and No Folic Acid Fortification, Pediatrics, March 2, 2009).
Le malformazioni del tubo neurale rientrano in una classe di difetti congeniti che interessano il cervello e il midollo spinale del nascituro: i più conosciuti sono la spina bifida, che può causare paralisi parziale, e l’anencefalia, in cui cranio e cervello non riescono a svilupparsi adeguatamente.
“La vitamina B12 è essenziale per il funzionamento del sistema nervoso e per la produzione di globuli rossi nel sangue: i risultati di questo studio indicano che donne con bassi livelli di B12 non solo mettono a rischio la propria salute, ma aumentano allo stesso tempo la probabilità dei propri figli di nascere con difetti congeniti”, spiega in un comunicato Duane Alexander, direttore del National Institute of Child Health and Human Development (NICHHD).
Durante il periodo del concepimento, anche una dieta ricca di acido folico (forma sintetica della vitamina folato) può ridurre notevolmente il rischio di danni al tubo neurale del bambino.
“La fase critica della formazione del cervello e del midollo spinale avviene molto presto durante la gravidanza, precisamente nei primi 28 giorni dal momento del concepimento, prima che molte donne si rendano conto di essere incinte. E’ per questo motivo che U.S. Public Health Service raccomanda a tutte le donne in età fertile di consumare 400 microgrammi di acido folico al giorno, sia che abbiano pianificato una gravidanza o meno. Le statistiche infatti ci dicono che la metà delle donne che ogni anno in USA entrano in stato di gravidanza, non l’avevano pianificiato. E’ troppo tardi iniziare ad assumere acido folico quando si realizza di essere in stato di gravidanza. Lo stesso discorso vale per la vitamina B12, da assumersi nelle dosi raccomandate”, aggiunge James L. Mills, uno degli autori dello studio.
I risultati dello studio sono illustrati da Mills in un video realizzato dal NICHHD. Di seguito i link alle informazioni e alle raccomandazioni nutrizionali del National Insitutes of Health (NIH):
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Vitamina B12
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