ASMR e mindfulness, cos’hanno in comune?

La vita di oggi è troppo frenetica e, spesso, è necessario trovare un momento di pausa per ritrovare quello stato di tranquillità utile per sopravvivere alla giornata.

Innumerevoli le tecniche di rilassamento, ma due, all’apparenza lontane, sembrano avere non poche caratteristiche in comune. Stiamo parlando della mindfulness e della risposta autonoma del meridiano sensoriale (ASMR), che da qualche anno spopola sul web, con video dedicati e declinati in ogni ambito della vita umana.

La ASMR è un’esperienza piacevole di calore e formicolio in risposta a stimoli uditivi e visivi come bisbigli, fruscii, movimenti lenti e ripetitivi, accompagnata da un senso di quiete e rilassamento (leggi anche: ASMR, un’esperienza da brivido). Con la ASMR il cervello di alcune persone sembra infatti vivere un’esperienza “orgasmica”: il battito cardiaco rallenta, il respiro si fa profondo e l’intero corpo raggiunge un pieno stato di benessere .

La predisposizione all’ascolto indotta dalla ASMR ha attirato l’attenzione di ForumSalute, uno dei primi siti italiani dedicati alla salute e benessere, che sta creando una rubrica YouTube per veicolare con l’ASMR messaggi di educazione alimentare e psicofisica attraverso gesti e suoni quotidiani, in un’atmosfera rilassante.

La mindfulness viene descritta dai ricercatori come un processo a due componenti in cui una persona vive un’esperienza di autoregolazione intenzionale dell’attenzione, nonché di consapevolezza e accettazione non giudicante del momento presente. Altri sottolineano elementi quali l’apertura alle sensazioni, la regolazione delle emozioni, la resilienza, il controllo attenzionale, ove l’attenzione viene focalizzata su stimoli esterni o pensieri interni specifici.

Uno studio canadese pubblicato su PeerJ – The Journal of Life and Environmental Sciences, e nato dalla collaborazione tra i Dipartimenti di Psicologia delle Università di Ryerson, a Toronto, e di Winnipeg, nell’omonima città, ha valutato la relazione tra ASMR, mindfulness di stato (quale esperienza transitoria) e mindfulness di tratto (quale attitudine duratura).

I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi in base alla loro esperienza o estraneità all’ASMR. Sia i soggetti ASMR che i controlli hanno completato tre questionari: la Toronto Mindfulness Scale (TMS) che valuta pensieri, emozioni, sensazioni provate immediatamente dopo una sessione di meditazione e la curiosità suscitata durante questa esperienza; la Mindfulness Attention and Awareness Scale (MAAS) legata a un fattore della mindfulness di tratto e che misura la consapevolezza del momento presente; il questionario sull’esperienza ASMR, che valuta l’intensità di risposta e la durata della sensazione evocata.

Il gruppo ASMR, rispetto ai controlli, ha riportato punteggi più alti nella MAAS e nella TMS legata alla curiosità dimostrando rispettivamente una maggiore consapevolezza e apertura alle esperienze coscienti vissute. La caratteristica dell’elevata apertura e interesse verso il proprio vissuto, descritta durante la valutazione della mindfulness, è tipica anche delle persone che sperimentano la ASMR indicando un legame tra questi due stati dell’animo.

Molte persone vivono l’esperienza ASMR come una forma di rilassamento mentre altre la usano con l’intenzione di ridurre l’intensità di sintomi associati ad ansia e depressione, spiegano gli autori. Se ASMR e mindfulness sono esperienze in qualche modo collegate tra loro, la ASMR potrebbe affiancare i programmi di trattamento basati sulla mindfulness per migliorare il benessere delle persone.

Alessandra Gilardini, Ph.D.

Lo studio

Fredborg BK, Clark JM, Smith SD. Mindfulness and autonomous sensory meridian response (ASMR). PeerJ. 2018 Aug 7;6:e5414.

Image credits: Antonio Guillem, Portrait of a relaxed girl wearing jersey holding a cup of coffee and breathing outdoors in a park in winter. Shuttertock.com

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