Alzheimer, nuovo test di screening in 5 minuti

Alzheimer, nuovo test di screening in 5 minuti.Si chiama TYM, Test Your Memory, e può identificare il 93% dei casi di Alzheimer in soli 5 minuti, senza richiedere la presenza di personale specializzato, perché autosomministrabile. Almeno così dicono i clinici dell’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge che lo hanno messo a punto e validato con uno studio pubblicato ieri sul British Medical Journal (Brown J et al., Self administered cognitive screening test TYM for detection of Alzheimer’s disease: cross sectional study, BMJ 2009).

Sviluppato su un comune foglio di carta fronte retro, il TYM consiste di una serie di 10 brevi compiti (sub-test) finalizzati a misurare 10 differenti domini cognitivi: orientamento (massimo 10 punti), copia di una breve frase (2), conoscenza semantica (3), calcolo (4), fluenza verbale (4), similarità (4), denominazione (5), abilità visuospaziali (2 compiti, per un totale di 7 punti), richiamo della frase copiata (6), capacità di portare a termine il test (5), per un totale complessivo di 50 punti.

Lo studio di validazione è stato condotto su 139 pazienti dementi e MCI ricoverati all’Addenbrooke’s e su 540 soggetti di controllo fra i 18 e i 95 anni (famigliari sani dei pazienti e altri soggetti). Le capacità predittive del TYM sono state confrontate con quelle di due test standard, il Mini Mental State Examination (MMSE) e l’Addenbrooke’s Cognitive Examination Revised (ACE-R).

Risultato: i controlli hanno completato il TYM con un punteggio medio di 47/50, mentre i pazienti con Alzheimer hanno ottenuto un punteggio medio di 33/50. E’ stato notato che tutti i punteggi dei sub-test del TYM peggiorano con l’aumetare dell’età, tranne la conoscenza semantica. Il TYM ha mostrato una eccellente correlazione con MMSE e ACE-R. Un punteggio TYM uguale o inferiore a 42/50 (cut-off) corrisponde a una sensibilità del test nella diagnosi dell’Alzheimer lieve paria al 93% e a una specificità pari all’86%: il TYM si è dunqe dimostrato più sensibile del MMSE (93% vs 52% dei pazienti). Abbassando il cut-off a 39/50, la specificità del TYM raggiungerebbe il 95%, mentre aumentando il cut-off a 44/50 la sua sensibilità salirebbe al 96 per cento. Secondo i ricercatori, il TYM viene eseguito velocemente e con la minima supervisione sia da parte dei controlli (5 minuti in media per la compilazione) sia da parte dei pazienti.

A differenza del TYM, il MMSE richiede un tempo di somministrazione “troppo lungo” (dagli 8 agli 11 minuti), come sostiene il 58% dei clinici. Inoltre, pur testando diversi domini cognitivi, il MMSE avrebbe un bias verso le funzioni dei lobi temporali e pariatali dell’emisfero dominante, così da risultare “un utile test di orientamento, ma con test di memoria e di linguaggio troppo facili; inoltre i compiti visuospaziali sono valutati con 1 solo punto; è per questo che il MMSE non è sensibile nella diagnosi dell’Alzheimer lieve (con cut-off standard di 23/30, dal 49% al 69%)”. Infine, i punteggi del MMSE sarebbero influenzati anche dalle caratteristiche dell’esaminatore (come pone le domande) e dal luogo in cui viene eseguito il test (a casa loro i pazienti spazialmente disorientati otterrebbero quasi sicuramente 4 punti in più).

A confronto con il MMSE, dunque, il TYM esaminerebbe un numero maggiore di domini cognitivi, con minori bias verso le funzioni del linguaggio dell’emisfero dominante (i sub-test linguaggio e memoria sono più difficili, rispetto al MMSE); inoltre l’inclusione di 2 sub-test di valutazione delle abilità visuospaziali (che “pesano” fino a 7 punti sui 50 totali del test) è di estrema importanza in una diagnosi differenziale fra Alzheimer e sindromi amnestiche pure. Il TYM non è influenzabile dall’esaminatore, dato che viene compilato autonomamente dal paziente, con la minima supervisione.

Un’altra sostanziale differenza fra i due test, è che il TYM ha una scala più ampia rispetto al “vecchio” MMSE (50 punti vs 30 punti), con oltre 13 punti fra la media dei controlli e la media dei pazienti con ALzheimer lieve: nello studio pubblicato sul BMJ, nel gruppo di 94 pazienti con AD il range di punteggi del MMSE era 14-30, mentre quello del TYM era 9-50, cioè 2,5 volte maggiore.

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Marco Mozzoni
Direttore Responsabile

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