“Proponiamo di verificare l’efficacia di un intervento combinato di esercizio fisico e training cognitivo per rallentare o arrestare la progressione dei sintomi in soggetti a rischio o in fase iniziale di malattia di Alzheimer e demenza vascolare”. E’ quanto si legge nella nota stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa, che ha dato il via in questi giorni al progetto triennale di ricerca Train the brain, che vedrà coinvolti operativamente l’Istituto di Neuroscienze (IN), l’Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) e la Fondazione Gabriele Monasterio (FGM) del CNR, le cliniche dell’Azienda universitaria pisana e della ASL 5, con finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa.
Il progetto – si legge nella nota CNR – ha due obiettivi:
- valutare l’efficacia di protocolli di esercizio fisico e di stimolazione cognitiva sulla progressione dei sintomi in soggetti a rischio di, o con, AD e DV nelle fasi iniziali della malattia, con lo scopo di mettere a punto una strategia terapeutica non farmacologica facilmente applicabile all’uomo; “la presenza della componente di esercizio fisico consente anche di approfondire le conoscenze sulle relazioni fra la fitness cardiovascolare e la fitness cerebrale in situazioni patologiche, dato del tutto assente in letteratura”;
- studiare i meccanismi d’azione cellulare e molecolare di protocolli di AA in modelli animali di AD.
Inoltre, attraverso lo screening della popolazione generale, lo studio del CNR fornirà un quadro aggiornato della situazione delle demenze nel territorio di indagine; i soggetti sottoposti a screening saranno tenuti a riferimento per ulteriori indagini epidemiologiche e le strutture attrezzate per lo svolgimento del progetto, le metodologie messe a punto e il personale impiegati verranno mantenuti attivi sul territorio pisano per attività di prevenzione secondaria.
Link al razionale del progetto CNR
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